ALCUNI QUADERNI D'EPOCA

ALCUNI CENNI SULLA PRODUZIONE DELLA CARTA

Fino al 1850, la carta viene prodotta a partire da stracci di più o meno buona qualità. Le stoffe più comuni danno della carta grossolana destinata spesso ai libri di grande diffusione. Ma per opere pregiate, gli stampatori ricercano carta bianca e liscia. Lo straordinario sviluppo di stampati, brochures, pamphlets, libelli, libri, e poi, a partire dalla metà del XVII secolo, di periodici ha come conseguenza la rarefazione della carta fatta con gli stracci. Per trovare una materia fibrosa in sostituzione, nell'Europa dell'inizio XVIII secolo vengono fatti diversi tentativi: si fabbrica carta a base di paglia, di corteccia di tiglio e altre fibre vegetali… A partire dal 1850, si utilizza il legno levigato su una mola, incorporato nell'impasto di stracci in quantità sempre più importanti fino a sostituirli: verso il 1880, il legno costituisce il solo elemento dell'impasto detto "meccanico", usato per la fabbricazione di carta di ogni genere.

L'utilizzo del legno nell'industria cartaria ha aperto una controversia: si sente spesso dire che la produzione intensiva di carta è una delle cause della progressiva sparizione delle foreste. Sembra tuttavia che il pericolo sia limitato a delle deforestazioni indiscriminate, mentre una regolazione silvicola ben concepita consente una deforestazione razionale e il rinnovamento delle specie "papivore", pini, abeti, pioppi, ecc. Non si dimentichi che l'industria cartaria usa soltanto le parti dell'albero che sono inutilizzabili per la falegnameria.

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